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Studio Dentistico C.B. Cavour

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L'Azienda Marcheluzzo  SpA con sede a Caldogno, Vicenza e condotta dal Sig. Paolo Marcheluzzo, è stata fondata nel 1977 dal padre Dario Marcheluzzo, è un'azienda familiare che da sempre progetta e costruisce automazioni, essiccatoi e forni a tunnel per l'industria dei laterizi.

L'attività è cresciuta negli ultimi anni nel settore del laterizio e della ceramica, grazie alla lunga esperienza del suo staff, diventando un partner affidabile nel mercato internazionale.

X-OFFICE


X-OFFICE
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RINNOVO DIRETTIVO 2024/2027

Lo scorso 23 febbraio 2024 l’associazione sportiva dilettantistica U.S. Costabissara Pallavolo ha rinnovato il suo consiglio direttivo. 
Dopo 3 mandati da presidente Patrizia Padoan lascia la presidenza ad Orlando Meoli, come anche il segretario generale Mauro Tobaldini dopo 3 mandati lascia a Lucatello Sabrina la sua funzione. Si confermano consiglieri Tiziano Meneguzzo, Brugnolo Michela e Berra Marco vice presidente. Nuovi invece i consiglieri Simone Pernechele e Dario Chiarello.

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VOLLEY SOTTORIVA vs MAIR COSTABISSARA

30/01/2016

Sabato sera, sono già passate le 20 quando con calma stiamo rientrando a casa. Marano Vicentino non è troppo distante, il viaggio scorre via liscio, senza intoppi rotatoria dopo rotatoria ci avviciniamo a casa. La mia mente è rilassata, quasi svuotata, sciolta. Pochi minuti fa è finita quella che, a detta di molti, è stata la più bella partita di pallavolo fatta dalle nostre ragazze. Un pomeriggio intero c'è voluto per vedere finalmente questo fiore sbocciare, per cogliere quelle promesse che tante volte si intuivano nelle nostre gare. Siamo partiti alle quattro e mezza da un'uggiosa Costabissara. Il parcheggio già pieno di altri impegni ci ha fatto partire in fretta, distratti, chi col portellone della macchina aperto, chi con troppi sedili e chi ha anche dovuto premere dentro una Mini il Mario gigante. E sì, proprio superMario, lo spauracchio della seconda divisione, oggi è il nostro coach, il nostro mentore, l'ispiratore, guru e talismano. In fretta siamo arrivati a Marano tanto che il campo non è ancora pronto per noi e neppure gli spogliatoi. Tempo allora per un buon caffè alla “Casa del Giovane” per noi genitori che tanto ci riconosciamo in quella scritta. Rientro in palestra e siamo subito pronti, le ragazze sono calde e l'angusto ambiente pure. Ci sediamo in panchina e la tensione è già alle stelle. Il mister nuovo di zecca chiede informazioni sulla nostra “formazione tipo”, il passaggio di consegne infatti non è stato completo e mister Alfredo giustamente non ha voluto svelare tutti i segreti delle sue ragazze all'ultimo arrivato. “chi fa il centrale ...chi gioca in banda....gli alzatori....”  ..si, lo so, le conosco, sono quelle che prendono la seconda...per il resto meglio chiedere alle dirette interessate! Partiamo in battuta con un buona formazione, determinata. Booom!! Filotto di punti in battuta, di quelli che non ti aspetti, e subito gli avversari a chiedere timeout per cercare di capire dove sono. Calma, piccoli aggiustamenti e avanti ancora a controllare il set con una tranquillità mai vista. Altro timeout per romperci il ritmo ma non c'è verso, oggi c'è un rullo compressore al posto del Costa. In 20 minuti annichiliamo il Marano che non si rende neanche conto di cosa è successo, 15 a 25. Cambio campo in un misto di euforia ed incredulità. Il mister con la sua voce baritonale ancora chiede cosa astruse al vice di turno: la banda, chi fa la banda?! ”boh, non xè mia quea dea sagra del paese...” pensa tra se e se il vice. Comunque si avvicendano 3 ragazze sul piccolo rettangolo di gioco ma i contenuti non cambiano. Le avversarie tirano battute tremende ma le nostre paladine ribattono colpo su colpo portandosi avanti con naturalezza, come fosse la sola cosa che sono abituate a fare. Prendiamo tre, quattro punti di vantaggio e con i saggi consigli dell'istrionico Mario guidiamo il set  con tranquillità. Senza accorgerci siamo già 2 a 0 : “incredibbbile” come dicevano gli inviati di Striscia. Le ragazze bianco-azzurre dominano, sicure e feroci, e in 20 minuti chiudono anche il secondo set, 18 a 25. Altro cambio di campo ed altra rivoluzione nel sestetto base. Purtroppo stavolta partiamo un po' sotto tono, apparentemente già rilassate per i parziali ottenuti. Le avversarie invece martellano di brutto con servizi tra i migliori del torneo. Siamo sotto, messi male e il mister guarda sorridendo il vice. Mah... timeout e giù il primo scossone alle ragazze. Un paio di cambi tra le smarrite fila delle nostre atlete. Un altro, l'ultimo, timeout e vediamo di raddrizzare il  set risalendo un pendio infinito. Siamo sotto 13 a 1 e non è più il momento di sistemare i pantaloncini o stiracchiare i capelli. Il mister sovrasta le grida del pubblico e da chiare comunicazione alle ragazze, ora sta a loro recepirle e metterle in pratica. Sembra una cosa impossibile e invece le ragazze ritrovano il bandolo della matassa e lentamente raggranellano punti, combattono, buttano veramente il cuore al di là della rete. Passo dopo passo recuperiamo e ora tocca al Marano correre ai ripari consumando in breve anche i suoi 2 timeout. Tesi, sudati, provati, forse stremati, siamo 23 pari, la remontada è conclusa, la vetta impossibile è raggiunta. E lì, all'ultimo sospiro, purtroppo non riusciamo a concretizzare il mastodontico lavoro fatto. Con due miseri errori, senza quasi rendercene conto, cediamo il set alle avversarie 25 a 23. Mezzora di lotta che lascia tanto amaro in bocca!  Nel quarto set il Marano ci asfalta in poco più che un quarto d'ora, nonostante tutti i cambi, i trucchi e le furbate inventate del mister. L'adrenalina è in riserva e siamo ancora troppo scossi. L'incubo del tie-break si materializza come uno spettro davanti a noi. Le facce sono tirate, tese, gli innumerevoli ciucciotti dati alle ragazze non bastano più, ci vorrebbe una bella bistecca, a far sangue, visto anche l'orario: infatti si sono fatte ormai le 20. Il cielo è scuro sopra Marano e lascia presagire funesti sviluppi. La tensione è alle stelle ma il massiccio Mario trasmette calma e tranquillità alle ragazze, per quanto possibile. Senza cambiare campo iniziamo il nostro primo “quinto set” in un misto di agitazione, trepidazione, paura. Un crogiolo di emozioni contrapposte in una palestra gremita all'inverosimile. La situazione è pazzesca, il pubblico bollente. In un silenzio assordante cominciano in battuta le avversarie. Ma rubiamo subito palla e conduciamo il set. I nervi sono a fior di pelle, ogni palla è un sussulto, ogni punto un boato. Ci portiamo timorosi in vantaggio e le avversarie chiedono tempo. Con un cambio indovinato poi ci fregano il ritmo e inesorabile il Marano si porta avanti fino al cambio di campo. Soffro ma non mollo, barcollo ma non crollo. La palla danza da una squadra all'altra e la paura di sbagliare si legge negli occhi delle ragazze. Il Marano, forte in battuta e galvanizzato dagli ultimi due set vinti preme sull'acceleratore e congela la partita con l'ultimo timeout sul 14 a 9  ad un passo dalla vittoria. I genitori in tribuna colano grasso di agitazione, il cuore a mille e più di qualcuno rischia lo svenimento nella concitazione degli scambi. Le gambe tremano molli ma alla battuta c'è ora uno dei nostri baluardi, una veterana concentrata, pronta e determinata a vendere cara la pelle. Battuta, punto...battuta punto. Le nostre solite difficoltà nei fondamentali sono dimenticate e caparbiamente, secondo dopo secondo, attimo dopo attimo riacciuffiamo le avversarie, 14 a 14. Nonostante un'invasione un po' troppo partigiana concessa alle nostre avversarie e addirittura un punto, forse cruciale, regalato al Marano su una palla chiaramente vincente del Costabissara, confermata tra l'altro da entrambi gli allenatori perplessi e increduli col naso sopra la riga, nonostante tutto siamo ancora qua. Il mister Mario segue il set con un misto di serafica rassegnazione, bisognava aver già vinto 3 a 0 mezzora fa e parlotta tranquillo con il vice che invece non riesce più a star fermo in panchina, si muove e si agita come su una graticola. Palla nostra, il Marano chiede formazione e forse in quell'attimo ha vinto la partita, ci ha rubato il sogno. La nostra atleta, impeccabile fino ad allora, è distratta dalla bolgia della palestra e il servizio si schianta sul quel maledetto nastro. E non c'è più tempo per fare niente, il Marano furbo va subito in battuta e l'unica incertezza difensiva di una partita strepitosa regala il punto finale alla squadra di casa. Tumulto, ovazioni, lacrime e gioia si mescolano in un turbine di sentimenti ed emozioni. Le ragazze si abbracciano, piangono euforiche e ridono tristi: ancora una volta lo sport è maestro di vita! “L'arte di vincere si impara dalle sconfitte” dice il saggio, anche se a volte la cosa rompe veramente e la sconfitta ci sta proprio stretta. Sono le 20:30, Marano non è distante da casa, con la mente svuotata procedo come in trance su una strada quasi deserta, il viaggio scorre via liscio, senza intoppi, rotatoria dopo rotatoria....

GRAZIE RAGAZZE!!
U.S. Costabissara Pallavolo Associazione Sportiva Dilettantistica
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